Circuiti autoraffreddanti

Rassegna delle tecnologie e progetti informatici ed elettronici che ci accompagneranno nei prossimi anni.

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a cura di Tom's Hardware

Circuiti autoraffreddanti

Nell'industria elettronica c'è sempre stata una costante: il passaggio di corrente elettrica in un circuito genera calore, e questo dev'essere dissipato. Si tratta di un fenomeno fisico, che potete immaginare come la conseguenze dell'attrito tra gli elettroni e il materiale che stanno attraversando. Ed è anche l'ostacolo che si oppone alla crescita della potenza dei processori, in particolare della frequenza.

L'effetto collaterale è che i circuiti elettronici hanno bisogno di essere raffreddati, e se è necessaria la dissipazione attiva (le ventole) allora cresce anche il consumo energetico dell'intero sistema.

C'è però un materiale che potrebbe cambiare radicalmente la situazione: il grafene. Lo si può produrre e usare in strati spessi un solo atomo.

I ricercatori dell'Università dell'Illinois hanno scoperto un'incredibile proprietà dei transistor al grafene, che possono assorbire più calore di quanto ne producano. In altre parole un circuito basato su questo materiale si potrebbe tranquillamente chiamare "autoraffreddante".