Introduzione alle tecniche HDR

È possibile fare fotografie HDR a basso costo? Quanto è pericoloso il mercurio delle lampadine?

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a cura di Tom's Hardware

Introduzione alle tecniche HDR

La sezione HDR di Flickr, un ottimo punto di partenza - Clicca per ingrandire.

Se sapete già che cos'è e cosa significa HDR, potreste anche saltare le prossime righe. Si tratta, tuttavia, di un concetto che spesso sfugge anche a chi si occupa di tecnologia da vicino; anzi, di fatto, probabilmente chi non è un professionista dell'immagine non lo conosce.

Quando si usava la pellicola, la tecnica consisteva nello scattare con diverse esposizioni, e poi usare, per ogni negativo, solo la zona migliore. In questo modo l'immagine stampata aveva il massimo dei dettagli in tutte le sue parti. Il lavoro, come potete immaginare, era molto lungo e difficile, e bisognava fare diversi tentativi prima di ottenere il risultato desiderato. Il pioniere di questa tecnica fu Gustava La Gray, che la sperimentò nel 1850; dopo più di un secolo e mezzo abbiamo finalmente gli strumenti per fare la stessa cosa, con più facilità e con risultati migliori, cioè l'High Dynamic Range, o HDR. Il software HDR, sostanzialmente, prende le diverse immagini, con varie esposizioni e le unisce per ottenere una sola immagine, con una gamma dinamica molto ampia.

La gamma dinamica risultate, incredibilmente alta, permette di dare vita a immagini iper-realistiche, a volte quasi artificiali, tanto che superano le capacità di molti monitor commerciali. Molti scatti HDR, nella loro versione originale, sono però piuttosto brutti; la prima cosa da fare è una mappatura dei toni, che riconosce i valori originali e li lega a una tavolozza di colori compatibile con lo strumento che sarà usato per riprodurre l'immagine finale. Gli algoritmi e le impostazioni usati per la mappatura incidono molto sulla qualità finale, e per questo molte immagini HDR hanno un aspetto artificiale, quasi surreale, come il Technicolor di una volta. Altre, invece, sembrano fin troppo naturali: potete cercarne voi stessi, tramite Google o, meglio ancora, nella sezione dedicata di Flickr.