La Sony Alpha 200 in pratica

La Alpha 200 è la nuova reflex digitale economica firmata Sony. Vedremo come la nuova nata dell’azienda giapponese si va a collocare rispetto alle macchine digitali dei mostri sacri della fotografia reflex.

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a cura di Tom's Hardware

La Sony Alpha 200 in pratica

La reattività globale della macchina è buona, anche se non abbiamo avuto l'impressione di trovarci di fronte alla reflex più veloce che esista. L'autofocus è sufficientemente rapido, ma la sua velocità dipende moltissimo dall'ottica a cui è collegata la macchina. Siccome la maggior parte degli obiettivi Sony sono sprovvisti di motore integrato, risultano più lenti e rumorosi rispetto ai modelli a motore integrato. La mancanza del motore integrato non penalizza durante le condizioni di ripresa più comuni, ma abbiamo avuto ugualmente l'impressione di avere tra le mani una reflex dalla tecnologia ormai superata.

Le foto scattate con l'obiettivo 3.5-5.6/16-105 sono state quasi sempre ben esposte e dai piacevoli colori. Tuttavia, in condizioni d'illuminazione difficili, l'Alpha 200 tende spesso a sovresporre le zone più illuminate, un problema che si verifica spesso con le reflex amatoriali. Lo zoom Sony 3.5-5.6/16-105 offre una buona qualità d'immagine a qualsiasi apertura e su tutta la gamma di focali. Comunque, nonostante la focale massima non sia nulla di straordinario (infatti si ferma ad un modesto 105 mm), abbiamo notato un'evidente distorsione in posizione teleobiettivo. Si può rimediare a questo problema via software, ma così bisognerà fare un passaggio in più per avere una foto utilizzabile (ad esempio per stampe o da inviare per posta elettronica). Dopo aver speso oltre 600 euro per un obiettivo, un difetto di questo tipo è imperdonabile.

Siamo rimasti soddisfatti dal comportamento della Alpha 200 in alta sensibilità, infatti si può aumentare la sensibilità fino a 1600 ISO senza troppi problemi: la definizione è sempre buona ed il rumore invisibile fino a stampe in formato A3. I veri problemi arrivano a 3200 ISO, valore a cui vengono fuori tutti i limiti della Alpha 200: il rumore è chiaramente percepibile, mentre la definizione e i colori peggiorano nettamente. La sensibilità massima di 3200 ISO va quindi usata solo in casi eccezionali, perché le immagini che si ottengono sono adatte soltanto per stampe di piccole dimensioni.

In posizione grandangolo e a diaframma completamente aperto, l'obiettivo Sony 3.5-5.6/16-105 permette di scattare ottime foto, nitide su tutta l'area immagine.

All'apertura di 5.6, la qualità è molto buona, anche se in corrispondenza degli angoli si nota una lieve perdita di qualità.

Passando all'estremo opposto sulla gamma di focali, lo zoom mantiene una nitidezza impressionante, ma abbiamo notato un'evidente e fastidiosa distorsione, che potrà essere corretta in seguito via software.

Come è lecito aspettarsi da una moderna reflex digitale, il rumore a 400 ISO è impercettibile e il livello di dettagli elevato.

Anche a 800 ISO il peggioramento della qualità d'immagine è praticamente inesistente. Si può lavorare anche a questa sensibilità senza alcun problema.

Quando si sale ancora in sensibilità e si arriva a 1600 ISO, il rumore è limitato, ma si nota già una certa perdita di qualità della foto ed un peggioramento dei colori. A queste sensibilità, le reflex della concorrenza si comportano molto meglio.

Spingendo la sensibilità al massimo, cioè 3200 ISO, il rumore è chiaramente visibile se l'immagine viene mostrata al 100% delle sue dimensioni. In questi casi, meglio limitarsi a fare soltanto delle piccole stampe.