Sharp LC32X20: luci ed ombre
Sharp avrebbe potuto porre più cura nella regolazione dello schermo. La temperatura di colore a default fa segnare 8400 K, un valore accettabile, anche se molti preferiscono una temperatura intorno ai 7600 K. Per quanto riguarda invece la fedeltà dei colori, abbiamo certamente visto di meglio.
Pochi colori sono perfetti e il valore D oscilla tra 2 e 3, valori molto lontani da quelli fatti registrare dai TV LCD Full-HD top di gamma.
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Al contrario, sulle regolazioni del nero e della luminosità, Sharp ha fatto delle scelte intelligenti. Per godere al massimo dell'effetto Full-HD su uno schermo da 32 pollici bisogna avvicinarsi molto al pannello, quindi non avrebbe avuto molto senso impostare una luminosità elevata. Il livello di nero è molto profondo e permette di arrivare ad un contrasto di quasi 1000:1, un valore ottimo fino a pochi mesi fa per un LCD, ma che oggi è stato polverizzato da Sony, Panasonic, Samsung e Toshiba.
Testato al Gretag Eye One Display 2, il televisore Sharp mostra, da un lato, una maggiore ricchezza nel verde, e dall'altro una minore ricchezza nel rosso, ben al di sotto degli standard. Questo difetto si ripercuote negativamente sulle tonalità rosse, che tendono leggermente al magenta.
Temevamo per l'uniformità del pannello, problema comune con gli LCD del passato. I nostri timori si sono rivelati infondati, infatti l'uniformità, misurata ed osservata, è stata buona.
Questo televisore ci ha stupito col suo elevato contrasto e la sua buona uniformità spaziale, ma si poteva fare molto di più riguardo alla fedeltà dei colori, semplicemente curando di più le impostazioni di fabbrica. L'aspetto forse più deludente di questo televisore è la sua scarsa ricchezza dei colori.