I miglioramenti si susseguirono per tre secoli, nell'ambito delle macchine per i calcoli. Durante la Seconda Guerra Mondiale l'esercito tedesco ne aveva molte, dedicate alla crittografia dei messaggi. Il bisogno di decodificare le comunicazioni spinse gli Alleati a fare ricerche specifiche, e a porre così le basi per la moderna tecnologia. Il primo risultato di tali sforzi fu il Colossus: era composto da 2.400 valvole, e fu il primo computer elettronico parzialmente programmabile. Permise di superare il codice generato dalla famosa macchina tedesca Lorenz SZ40/42.