1984: Apple Macintosh

Il Personal Computer, o PC, ha una storia ormai lunga nella quale si sono succeduti centinaia di marche e modelli. Alcuni di questi però sono diventati delle vere e proprie pietre miliari, per una ragione o per l'altra. Sono quelli che abbiamo raccolto in queste pagine.

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a cura di Tom's Hardware

Nel 1984 i sistemi PC stavano diventando una presenza dominante, ma si trovarono di fronte un avversario formidabile quando Apple immise sul mercato il Macintosh. Questo piccolo computer era rivoluzionario sotto molti aspetti: tutto era incluso in un design molto compatto, facile da capire anche per gli utenti meno esperti. Anche l'interfaccia faceva un salto in avanti, e abbandonava lo schermo pieno di linee testuali in favore di una grafica basata sulla metafora della scrivania.

Arrivavano così icone, finestre e menù. La nuova GUI era mostrata su uno schermo da 9 pollici in bianco e nero, con una risoluzione pari a 512x342 pixel e una densità pari a 72 DPI, che da allora divenne lo standard per le interfacce grafiche. Il Macintosh era notevole anche per la sua potenza, grazie alla CPU Motorola 68000 (8 MHz), 128 KB di RAM, 400 KB di ROM e il drive da 5,25 pollici. Costava 2.495 dollari, ed era considerato un ottimo affare.