1981: IBM PC

Il Personal Computer, o PC, ha una storia ormai lunga nella quale si sono succeduti centinaia di marche e modelli. Alcuni di questi però sono diventati delle vere e proprie pietre miliari, per una ragione o per l'altra. Sono quelli che abbiamo raccolto in queste pagine.

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a cura di Tom's Hardware

IBM, all'epoca il pesce più grosso nel mondo dei computer, notò il successo dei personal computer e accolse la sfida posta da Commodore PET, Apple II e Atari 800. IBM formò una piccola squadra d'ingegneri che avevano il permesso di violare le regole per lo sviluppo, e arrivare così più velocemente al prodotto finito. Si chiamava Project Chess, e arrivò a conclusione in un solo anno. Nacque così il PC IBM.

Il PC andava contro molte delle procedure standard di IBM. Non era basato su hardware IBM, ma su componenti di diversi fornitori. Soprattutto, però, la chiave del successo ottenuto dal PC fu la sua architettura aperta: qualunque azienda poteva produrre periferiche compatibili o scrivere programmi senza pagare diritti di alcuni tipo, e così dal 1982 in avanti società come Phoenix, Award o American Megatrends riuscirono a "smontare" il BIOS del PC e produrre i primi prodotti compatibili.

L'originale PC IBM, il 5150, usava un processore Intel 8088 a 4,77 MHz, due dischetti da 5,25 pollici e 16 o 64 KB di RAM. Il linguaggio di programmazione usato era il BASIC, e il sistema operativo il PC-DOS.