Lenovorola
Motorola ha una storia lunga ben 87 anni, e solo per poco è stata una "Google Company". Giusto un paio d'anni, trascorsi i quali Motorola Mobility è diventata parte della cinese Lenovo, con un accordo da 2,91 miliardi di dollari - che lasciò buona parte dei brevetti Motorola nelle mani di Google.
Google si liberava di un marchio che stava perdendo mercato: così facendo poteva conservare i brevetti che le permettevano di difendersi in tribunale contro Apple e altri, ma allo stesso tempo non era più in diretta concorrenza con gli altri produttori di smartphone Android. Lenovo, da parte sua, riuscì a rafforzare la propria presenza in Occidente (soprattutto gli Stati Uniti), e a farsi conoscere meglio dal pubblico. Una crescita che l'aiutò a diventare il terzo produttore al mondo.
Google conservò così i suoi brevetti, mentre Lenovo rafforzava la propria presenza in Occidente diventando così il terzo produttore al mondo.
Ci vogliono sempre un paio d'anni affinché la polvere si depositi su un accordo come questo, e i cambiamenti si possano vedere nei marchi e nei dispositivi. All'inizio sembrava che Lenovo volesse tenere separato il marchio Motorola, che godeva già di una buona reputazione.
Ecco cosa ci ha detto il responsabile del design Motorola, Jim Wicks, per questa serie di articoli:
"Credo che la cosa buona fatta da Lenovo in questi primi giorni è che hanno detto continua a farlo, continua a farlo. Ecco perché il business di Lenovo in ambito mobile è stato praticamente tutto vincolato a Moto. Abbiamo abbracciato il marchio Moto e l'abbiamo gestito. Con una strategia che riguarda sia i prodotti Lenovo, sia quelli Moto. Credo che sia stata una bella evoluzione".
"E credo che sia importante anche il fatto che Lenovo fa prodotti, fa hardware. C'è un settore cloud incredibile in Cina, e uno server in Asia … ma (Lenovo) è dedita ai prodotti. C'è quindi un linguaggio comune (tra Lenovo e Motorola) che si sta rivelando molto utile nell'unione tra queste aziende".
I rappresentanti di Lenovo ci hanno detto sostanzialmente la stessa cosa, durante un evento a Pechino, nel maggio 2015. I dirigenti del colosso cinese hanno affermato più volte come apprezzino l'idea che "Android puro" sia un fattore differenziante per il marchio Moto.
C'è stata qualche difficoltà nel 2015 per quanto riguarda gli aggiornamenti software di alcuni modelli, ma in generale la strategia di Motorola è praticamente la stessa di Google. Come cambierà questa strategia nel tempo, considerando il ruolo di Motorola nello sviluppo degli smartphone Lenovo? È una domanda che per il momento resta aperta.