Samsung rinasce nel vetro e metallo

Arriviamo all'ultimo dei nostri articoli dedicati alla storia di Android, incentrato sull'ultimo anno. È stato un periodo di grandi cambiamenti per Google e il mondo degli smartphone; cambiamenti che hanno preparato ciò che sarà Android nel 2016.

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a cura di Tom's Hardware

Samsung rinasce nel vetro e metallo

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Verso la fine del 2014 potemmo vedere un'anticipazione della direzione che stava prendendo Samsung con il design degli smartphone: l'azienda abbandonava la plastica economica, e il Galaxy Note 4 aveva molti elementi in metallo. Sembrava un grande passo avanti per Samsung, in quel momento, ma non sapevamo che all'epoca l'azienda stava per rinnovare completamente la strategia con il Galaxy S6, nel marzo 2015.

Samsung, con il suo S6, abbandonò la plastica.

Dopo tre anni di aggiornamenti ripetitivi nella linea Galaxy S, Samsung rivoluzionò il proprio dispositivo più rappresentativo e presentò il Galaxy S6 al Mobile World Congress di Barcellona, in Spagna. Il nuovo telefono ricordava i modelli precedenti per forma e dimensioni, ma le somiglianze si fermavano qui.

Samsung alla fine aveva abbandonato la plastica. Il Galaxy S6 aveva una solida cornice di metallo, tutto intorno, ed entrambi i lati erano rifiniti con solido Gorilla Glass 4 - in diverse varianti cromatiche. Il tradizionale tasto home integrava il lettore di impronte digitali. L'interfaccia sembrava la solita TouchWiz a prima vista, ma era stata fortemente rivista e semplificata. Samsung usò il Galaxy S6 per piantare saldamente la propria bandiera in cima alla collina, per quanto riguarda la qualità dello schermo, con uno splendido pannello AMOLED da 5,1 pollici QHD. La fotocamera aveva un sensore da 16 megapixel, e si rivelò tra le migliori dell'anno nel mondo degli smartphone – non solo Android.

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Samsung introdusse allo stesso tempo anche il Galaxy S6 Edge, che era identico al modello standard tranne per lo schermo curvato ai lati. In precedenza c'era stato il Galaxy Note Edge, che non aveva ottenuto una grande accoglienza, ma il GS6 Edge era un oggetto con più stile, più stimolante per chi cercava qualcosa di diverso dal solito. Successivamente, nel corso dello stesso anno, arrivò anche il Galaxy S6 Edge+, che ottenne abbastanza successo da meritarsi una nuova versione - o almeno questo è quello che tutti ci aspettiamo, in attesa della presentazione ufficiale del Galaxy S7 Edge+.

Il nuovo corso nel design Samsung fu ben accolto dalla maggior parte delle persone, ma portava con sé anche due grandi cambiamenti: venivano a mancare la batteria rimovibile e lo slot MicroSD. Erano stati punti di forza molto importanti per i dispositivi Samsung precedenti, amati da molti appassionati Android. E ora Samsung diceva che non erano abbastanza importanti da giustificare i compromessi di progettazione necessari.

Il Galaxy S6 non era solo una "rinfrescata" in termini di hardware e software. Integravano anche due standard di ricarica wireless e tutti i modelli montavano l'ultimo Samsung Exynos.

Il Galaxy S6 non era solo una "rinfrescata" in termini di hardware e software, ma segnava anche un cambiamento nella strategia di Samsung. Il Galaxy S6 ed S6 Edge integravano anche due standard di ricarica wireless (Qi e Powermat), e tutti i modelli venduti al mondo avevano l'ultimo processore Samsung Exynos, mentre in passato c'era stata alternanza con i SoC Qualcomm. Con il GS7, pare, Samsung però tornerà a usare due diversi processori.

Quando arrivò il momento di un nuovo Note, non fu quindi una sorpresa vedere che Samsung riprendeva la stessa strategia di design nel Galaxy Note 5 (e sul GS6 Edge+). Entrambi i nuovi modelli riprendevano il Galaxy S6 nel più grande formato da 5,7 pollici, e aggiungevano qualche extra come più memoria RAM, il pennino S Pen e alcuni sottili ritocchi al design. Con quattro nuovi modelli di fascia alta sul mercato, il 2015 ha segnato per Samsung un anno di profonda svolta.