L'età d'oro della fotografia su Android

Arriviamo all'ultimo dei nostri articoli dedicati alla storia di Android, incentrato sull'ultimo anno. È stato un periodo di grandi cambiamenti per Google e il mondo degli smartphone; cambiamenti che hanno preparato ciò che sarà Android nel 2016.

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a cura di Tom's Hardware

L'età d'oro della fotografia su Android

galaxy s6 camera viewfinder 0

Fino a tempi relativamente recenti non è stato facile trovare uno smartphone Android con una fotocamera davvero buona. Alcuni facevano bene di giorno, altri con poca luce. Alcuni eccellevano nelle macro, altri negli scatti di soggetti in movimento (come sport o bambini). In generale il miglior sensore disponibile era il Sony Exmor RS da 20,7 megapixel, usato la prima volta sull'Xperia Z1. Ma Sony non è mai stato un marchio particolarmente diffuso negli smartphone.

Verso la fine del 2014 la situazione cominciò a cambiare, grazie soprattutto a due modelli sudcoreani. LG aveva fatto il G3 a metà anno, con una fotocamera da 13 MP con stabilizzazione ottica e un nuovo autofocus laser. Pochi mesi dopo Samsung ci diede la migliore fotocamera Android del 2014 con il Note 4, che combinava un sensore Sony da 16 megapixel, stabilizzazione ottica e le capacità di elaborazione del chip Qualcomm.

samsung galaxy note 4 10

Entrambe le aziende avevano fatto un buon lavoro con la fotocamera, in passato, ma il G3 e il Note 4 rappresentarono una svolta. Erano i primi modelli a creare immagini di qualità la maggior parte delle volte, con le situazioni di illuminazione più diverse.

Se si vuole inserire un potente modulo fotografico in un oggetto piccolo come un telefono, il primo problema da risolvere sono le dimensioni. Vale a dire quelle dei pixel o del sensore, quell'elemento hardware che rileva la luce e la trasforma in un'immagine digitale. Per forza di cosa deve essere molto piccolo, ma il problema è che pixel molto piccoli assorbono meno luce, e questo porta a una minore qualità con scarsa illuminazione.

Ci sono alcune soluzioni. Si possono mettere più pixel nel sensore; è ciò che fa HTC con le fotocamere Ultrapixel, ed è anche la ragione per cui il Nexus 6P se la cava bene con poca luce. L'altra soluzione è usare un sensore di dimensioni standard e aggiungere stabilizzazione ottica (OIS). La OIS permette di tenere l'otturatore aperto più a lungo e catturare così più luce, riducendo il problema del movimento. Non ci permette di scattare con soggetti in movimento di sera, ma per soggetti relativamente fermi funziona bene. Samsung e LG hanno ottenuto buoni risultati nel 2014, con prodotti capaci di superare l'iPhone di Apple in molte situazioni.

Se si vuole inserire un potente modulo fotografico in un oggetto piccolo come un telefono, il primo problema da risolvere sono le dimensioni.

Nel 2015 Samsung alzò ulteriormente la posta usando lo stesso sensore Sony IMX240 visto sul Note 4 ma con una lente più luminosa, f/1.9, che migliorava ulteriormente le riprese con poca luce - e aiutava anche a creare un bell'effetto bokeh con le macro. LG fece ancora di più con il G4, la cui ottica ha apertura f/1.8.

Moto x vs Moto X camera 2

La competizione si fece di conseguenza molto accesa, e tutto a un tratto una fotocamera eccellente divenne una caratteristica obbligatoria per gli smartphone top di gamma e in generale per quelli più costosi. Sony produceva sensori sempre migliori, la stabilizzazione ottica era sempre più presente e le lenti sempre più luminose; così un maggior numero di produttori Android riusciva a montare fotocamere di ottima qualità. Con gli smartphone Nexus del 2015 Google smise di montare fotocamere mediocri. E Motorola, un altro marchio storicamente debole in questo settore, riuscì a fare un buon lavoro con il Moto X Pure.

Una fotocamera eccellente divenne una caratteristica obbligatoria per gli smartphone top di gamma.

Sony Mobile, la divisione del colosso giapponese che si occupa di smartphone, cercò di andare oltre ciò che forniva a Samsung, Google, Apple e altri con il nuovo sensore IMX300 da 23 megapixel che troviamo sugli smartphone della serie Z5.

In questa situazione, si può affermare senza tema di smentita che la fotografia su smartphone Android ha un futuro luminoso.