Fascia media e fascia alta, nuovo significato

Arriviamo all'ultimo dei nostri articoli dedicati alla storia di Android, incentrato sull'ultimo anno. È stato un periodo di grandi cambiamenti per Google e il mondo degli smartphone; cambiamenti che hanno preparato ciò che sarà Android nel 2016.

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a cura di Tom's Hardware

Fascia media e fascia alta, nuovo significato

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In passato chi voleva uno smartphone Android di qualità doveva tirare fuori almeno 500 euro, spesso di più, per avere l'ultimo modello di Samsung, HTC o un altro dei grandi produttori. Tutti i prodotti più economici erano fondamentalmente robaccia. Ma nel 2015 questa situazione è cambiata.

All'improvviso tutte le cose interessanti del mondo Android si trovavano per meno di 400 euro, con strategie di vendita diretta al consumatore finale. È il prezzo a cui puntava Google con i Nexus "economici", vale a dire il Nexus 4 (2012) e il Nexus 5 (2013). Due anni dopo, quello spazio è molto più affollato. E oggi, a inizio 2016, quel limite è ulteriormente sceso: oggi sotto i 300 euro si trovano prodotto davvero molto validi.

All'improvviso tutte le cose interessanti del mondo Android si trovavano per meno di 400 euro.

La startup cinese OnePlus proponeva il suo smartphone a un prezzo ancora più basso – un effetto collaterale della vendita diretta, come ci ha spiegato il cofondatore Carl Pei. Ma il controverso sistema di inviti ha reso l'acquisto di uno OnePlus One o OnePlus 2, almeno all'inizio, una sfida difficile.

C'è Motorola, la società che aveva ritrovato il successo con il Moto G in India e Brasile. Nel 2015 hanno scelto una politica dei prezzi molto aggressiva e la vendita diretta, a cominciare dal Moto X del 2015. Il dirigente Moto per il design Jim Wicks ha detto che portare qualcosa del Moto G nella linea Moto X ha aiutato.

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"Il Moto X è il telefono della gente, giusto?", ci ha detto in un'intervista recente. "Credo che riesca a staccarsi dal caos della pubblicità … riesce solo a essere il miglior prodotto che possa essere".

"E credo che sia successo in modo naturale perché credevamo davvero in ciò che avevamo cominciato a vedere con il Moto G. Cioè il fatto che si può creare un prodotto davvero fantastico che i consumatori ameranno, anche perché potranno prendere parte al design, in molti casi, e averlo a un prezzo ragionevole".

Nextbit è un'altra startup che punta alla stessa fascia di prezzo, con un telefono unico nel suo genere che punta sull'uso del cloud e su un linguaggio di design splendido.

"Non siamo qui solo per aggiungere un altro telefono al mucchio", ha detto l'AD di Nextbit Tom Moss, "siamo qui per spingere l'evoluzione. Crediamo che non sia successo nulla di davvero sorprendente a livello di sistema operativo negli ultimi quattro o cinque anni".

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Moss, che in passato ha lavorato al business development di Android per Google, crede che la sua azienda possa differenziarsi dalla massa di "ecco un altro telefono Android", tramite il software e il design.

"Crediamo che la tecnologia esista per permetterci di fare cose molto più interessanti".

Non si può prevedere chi emergerà vincitore da questa inedita guerra nella fascia di prezzo medio. Ma una concorrenza più accesa può essere solo positiva, mano a mano che l'hardware continua a migliorare e la qualità offerta a meno (anche molto meno) di 400 euro si avvicina sempre di più a quella offerta dai top di gamma.