Grafica: l'ambientazione

Un mondo affascinante, grafica mozzafiato, centinaia di missioni, oggetti magici e una landa pullulante di creature vi aspetta, in uno dei migliori giochi di ruolo che l'industria videoludica ci offre.

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a cura di Tom's Hardware

Grafica: l'ambientazione

Gli appassionati di giochi fantasy avranno di che rifarsi gli occhi, perché Oblivion è una continua fonte di "smascellamenti". Gli esterni sono eccezionali: panorami mozzafiato, dolci colline ricche di alberi e vegetazione, templi e cappelle sparsi nei posti più impensati, tramonti che arrossano le vette innevate. Scorrazzando su prati e colli si attraversano mari flottanti di erba, fiori e piante medicali. La bellezza del panorama è arricchita dal fatto che tutto è in movimento, fronde degli alberi, steli d'erba, fiori. Come accadeva in Morrowind e, prima ancora in Daggerfall e Ultima 9, andresti in giro solo per il gusto di ammirare il passaggio. Diversamente dal capitolo precedente le grafiche degli esterni sono molto varie e si va dalle colline ridenti e ricche di vegetazione alle zone montane fino alle distese desertiche e infuocate, decisamente infernali, dei piani di Oblivion.

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Nel mondo di gioco ci sono molti centri abitati; i piccoli villaggi si visitano senza soluzione di continuità, spesso e volentieri non sono segnati sulla mappa, ed è veramente suggestivo veder apparire oltre una radura un gruppo di capanne o modeste abitazioni. Gli ambienti sono ulteriormente impreziositi dalla bellezza degli specchi d'acqua, del cielo molto vario e realistico e dalle occasionali mutazioni del tempo atmosferico.

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Le città principali si vedono anche dagli esterni, ma ci si accede dopo un caricamento che prelude a una grafica curatissima, dalla pavimentazione agli edifici. I centri urbani hanno aspetti molto diversi tra loro, Bethesda ha pensato bene di ridurne il numero, soprattutto rispetto a titoli come Daggerfall, ma di personalizzarle a dovere. Tra le chicche del gioco, le grandi cattedrali gotiche e l'attenzione al lato puramente architettonico. Gli interni delle dimore sono curate in maniera certosina, con una quantità spropositata di mobili, soprammobili e oggetti vari. Camminando o correndo negli interni spesso si fa cascare qualcosa, la fisica è ben curata anche se a spostarsi sono solo gli oggetti più piccini, tra l'altro tutti infrangibili. Per concludere, labirinti e fortezze, di vario tipo e concezione, sono i migliori mai visti finora, sia dal punto di vista dell'architettura che da quello dell'atmosfera. Nei luoghi tetri nel cuore della terra si corrono molti rischi, tra i quali le trappole di nuova concezione. Si va dalle cordicelle tese a pochi centimetri d'altezza, che fanno scattare terribili marchingegni, alle botole e alle pedane a pressione. Il tutto reso in maniera impeccabile e veramente a effetto dal motore grafico e fisico del gioco.