Separiamo il frumento dalla paglia
Per integrare il nostro articolo sulle tecnologie che si nascondono dietro i televisori a schermo piatto, abbiamo preparato una mini-guida per l'acquisto di set televisivi LCD. Perché LCD e non Plasma? Semplicemente perché i costruttori sembrano avere chiare preferenze per quella tecnologia nonostante gli innegabili vantaggi della qualità del plasma. Gli LCD sono meno costosi da produrre, hanno richieste tecniche inferiori e, fattore forse più importante, godono di una grande attrattiva nella fascia bassa del mercato, dove si concentra la maggior parte dei potenziali acquirenti. Sfortunatamente quella LCD è anche la tecnologia che comporta i rischi maggiori per il compratore: le specifiche spesso non sono realistiche e la qualità varia profondamente da un modello all'altro. Il pericolo di pagare più di 1000 euro per un televisore scadente non è poi così remoto.
Sino ad ora i televisori testati nei nostri laboratori non si potevano proprio definire come il massimo dell'attrattiva, specialmente per il loro costo. Fortunatamente però, la situazione si sta rapidamente evolvendo.
Quindi cosa dovete sapere? Quali sono i criteri che dovreste seguire per scegliere il modello giusto? Come adattare un modello al vostro tipo di visuale? Cercheremo di rispondere a queste e ad altre domande. In questo primo articolo baseremo le nostre analisi essenzialmente sui televisori da 26"; prossimamente analizzeremo anche schermi dalle diagonali più grandi.
Cosa bisogna sapere prima dell'acquisto...
Quali sono le dimensioni giuste?
Tutti i televisori testati hanno diagonali da 26" o più. Il motivo? Perché al di sotto di queste dimensioni i vantaggi della tecnologia LCD sono molto discutibili. Il vantaggio principale, infatti, risiede nell'abilità di riprodurre grandi immagini senza incrementare la densità dei componenti. Molte persone scelgono TV LCD da 20" principalmente per questioni di budget, ma a quelle diagonali la qualità dei monitor CRT è ancora imbattibile. Un LCD inferiore ai 26" non è un buon investimento in quanto il rapporto prezzo/prestazioni non è abbastanza conveniente; la scelta avviene puramente per fattori estetici, quindi non proprio discutibili.
Un'altra caratteristica importante, è che schermi inferiori ai 20" non possono essere usati per l'alta definizione (HDTV), poiché le risoluzioni da 640x480 a 800x600 non sono sufficienti. HDTV richiede una risoluzione di almeno 1280x768 offerta, appunto, dai modelli con diagonali di almeno 26".
Si può quindi iniziare a discutere solo dai 26" in su. La scelta del televisore dipende prettamente da fattori personali e tecnologici; per esempio, un televisore da 32" offre sì uno schermo più ampio ma anche prestazioni d'interpolazione basse; in qualche caso ciò può rappresentare un problema, come vedremo più avanti. Dovete inoltre considerare che il costo di un televisore a 30" o 32", nella maggior parte dei casi, si aggira attorno ai 2000 euro. Ora sapete quali motivi ci hanno spinto ad incentrare questo primo articolo sui modelli da 26". Il loro prezzo è abbordabile e i problemi tecnici si tengono più facilmente sotto controllo.