Luminosit

Il mondo dei televisori si è ormai guadagnato un posto in prima linea sul fronte della rivoluzione per l'Alta Risoluzione e i televisori LCD guidano la rivolta - basta uno sguardo alla quantità dei modelli in circolazione per capire cosa intendiamo. Mentre godono di una forte attrattiva, che livelli di qualità dell'immagine offrono i televisori LCD? THG ha esaminato nel dettaglio televisori LCD da 26" per aiutarvi nell'ardua scelta.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Luminosità e Contrasto

A differenza dei monitor per computer, la luminosità è un parametro importante per la scelta di un televisore. Dato che lo schermo si guarda da una certa distanza, un valore appropriato di luminosità (misurata) si trova tra 220 e 250 nits; valori che renderebbero il monitor di un computer troppo brillante. Parlando di luminosità facciamo riferimento a valori misurati, non a quelli solitamente esagerati, dichiarati dai costruttori. Alcuni affermano addirittura luminosità pari a 800 nits, un livello raggiungibile guardando una fiamma ossidrica attraverso un vetro oscurato.

Dietro ai valori del contrasto c'è tutta un'altra storia. Naturalmente è preferibile avere buoni livelli di contrasto, ma dovete stare attenti a non confonderli con le dinamiche dello schermo. Ecco un esempio per chiarire il concetto. Luminosità e Contrasto

Qui cercheremo di visualizzare cerchi concentrici in scale di grigio, dal più chiaro al più scuro. Lo schermo "A" mostra le scale corrette, mentre il "B" ne mostra solo due: presentano lo stesso rapporto di contrasto, ma non le stesse dinamiche: lo schermo "A" mostra più dettagli e piccole differenze rispetto lo schermo "B". Possiamo quindi definire contrasto la relazione tra il punto più bianco dello schermo e quello più scuro.

Come potete vedere, dovete stare molto attenti ai valori di contrasto dichiarato dalle case costruttrici.

Latenza

La latenza rappresenta un parametro cruciale per gli utenti di monitor LCD, dato che questi pannelli sono fondamentalmente lenti. La misurazione della latenza indica il tempo impiegato da un pixel per cambiare da un colore totalmente nero a un bianco saturo e viceversa. Sfortunatamente, quel valore non rappresenta propriamente la realtà perché raramente i pixel sono interessati da transazioni così estreme. Un pixel può passare, per esempio, da un grigio scuro a un grigio più chiaro e in questo caso la latenza è notevolmente peggiore di quanto dichiarato dal produttore.

Qualche esempio:

Latenza

Questa curva mostra i diversi valori di latenza in funzione al livello di grigio da visualizzare. Una transazione da nero a bianco viene mostrata sulla curva come un punto alla coordinata 255 dell'asse X, mentre una transazione nero-grigio si trova sulla coordinata 125 dell'asse X. Un'alternanza tra nero e grigio scuro si posiziona alla coordinata 50, etc. I tempi di risposta ufficiali ISO, specificati dal costruttore riguardano solo le transizioni dal nero al bianco (0/255). Nonostante i valori misurati nelle nostre prove confermino quanto riportato dal costruttore, questi dati non hanno in sé un gran significato finché rimangono staccati dalla sensibilità di un pixel nel mondo reale.

Per ulteriori dettagli circa le metodologie dei test effettuati, potete dare un'occhiata a questo articolo.

Il grafico precedente mostra, sulla sinistra, uno schermo MVA dai 25 ms, usato dal BenQ FP71W. Sulla destra, invece, uno schermo da 25 ms TN+film, usato dal ViewSonic VX715. Potete quindi vedere dalle curve come il pannello MVA ha una latenza di più di 120ms nei casi peggiori, mentre il TN+film non sale mai sopra i 35 ms.

Da ciò si può dedurre che:

  • Due schermi da 25ms non offrono necessariamente le stesse prestazioni.
  • Il singolo valore di latenza non è comunque sufficiente per determinare la sensibilità di uno schermo.

Mentre le applicazioni per computer sono molto sensibili alla latenza, i televisori seguono un discorso a parte. Un televisore non ha una frequenza di aggiornamento standard di 60Hz; in base al formato, la frequenza si aggira sui 30Hz o sulle 30 immagini interlacciate al secondo. Ciò potrebbe voler dire che una latenza di 33ms(1/30Hz) sia sufficiente, ma non è così. È teoricamente sufficiente per un segnale interlacciato, ma non per applicazioni tipiche di un PC, come per esempio i videogiochi. Con l'ormai prossima convergenza PC/TV, 33ms non bastano, si escluderebbero persino i formati video come il 720P. Per l'uso ordinario della televisione, una latenza di 33ms diverrebbe visibile ogni volta che sullo schermo si alternano immagini in movimenti veloci o improvvisi.

Dovrebbe essere ormai chiaro che il valore di latenza di uno schermo LCD sia una caratteristica di assoluta importanza e che merita una grande attenzione prima di sborsare 1500 euro per una TV.