3DMark06

Futuremark festeggia 15 anni di 3DMark. Per molti un semplice benchmark sintetico per farsi una rapida idea delle prestazioni di una scheda video, per altri un passatempo senza senso. Per noi un buon modo per ripensare all'evoluzione della tecnologia grafica.

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a cura di Manolo De Agostini

3DMark06

3DMark06 arrivò il 18 gennaio 2006, portando alcuni miglioramenti grafici alle tre demo del 3DMark05, e aggiungendo un nuovo scenario "Deep Freeze". Tra le novità c'era l'HDR, noto come High Dynamic Range, usato in diversi giochi (Far Cry, Half Life 2: Lost Coast, The Elder Scrolls: Oblivion), dove con l'uso di una palette di colori superiore alla norma si cercava di produrre una forma di rendering dell'illuminazione più estrema. Anche questa soluzione era compatibile DX 9.0c.

Oblivion!

Nel 2006 ATi Technologies venne acquisita da AMD e giocavamo con la Radeon X1950 XTX con memoria GDDR4. Nvidia vendeva le GeForce 7, come la 7900 GTX o la GeForce 7950 GX2, un "panino" che portava due GPU su un'unica scheda. Nvidia rilanciò sul finire di quell'anno con G80, il primo chip a introdurre shader unificati - cioé non ci furono più unità separate per vertex e pixel shader - pronte per le API DirectX 10 e lo Shader Model 4.0.

Quello stesso anno, Intel tornò grande con i Core 2 Duo a 65 nanometri. Ricordiamo ancora il nome in codice: Conroe. AMD cercò di contrattaccare con le proposte Athlon 64 X2 (Windsor) e Athlon 64 FX (sempre Windsor), per poi passare ai 65 nanometri sempre con gli Athlon 64 X2 (Brisbane). Purtroppo dal 2006 in poi Intel ebbe sempre una marcia in più.