3DMark2000

Futuremark festeggia 15 anni di 3DMark. Per molti un semplice benchmark sintetico per farsi una rapida idea delle prestazioni di una scheda video, per altri un passatempo senza senso. Per noi un buon modo per ripensare all'evoluzione della tecnologia grafica.

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a cura di Manolo De Agostini

3DMark2000

3DMark2000 arrivò il 6 dicembre 1999 pronto a supportare l'hardware DirectX 7.0. Le librerie di Microsoft furono introdotte il 22 settembre dello stesso anno. Era l'anno in cui ZeniMax Media acquisitiva Bethesda Softworks, veniva fondata la Crytek (primo Far Cry e i vari Crysis) e tanti appassionati avevano passato l'estate a dilettarsi con Driver di Reflections Interactive.

Il 31 agosto di quell'anno Nvidia presentò la GeForce 256 (NV10), pronta per le nuove librerie. ATI vendeva la Rage Fury Pro, Matrox la G400 e 3DFX aveva le Voodoo 3 2000 e 3000. Bei tempi. L'NV10 rappresentava il primo processore grafico che permetteva di scaricare alcuni calcoli geometrici a un hardware dedicato, il transform and lightining engine. Per l'hardware già esistente mancante del T&L engine il supporto era fornito via software.

Nel 1999 in fatto di CPU ci destreggiavamo tra Pentium III Katmai e Coppermine (a 180 nanometri), mentre AMD calava l'asso, l'Athlon, con l'architettura K7. Noi ricordiamo la revisione Thunderbird.

Tra le grandi novità delle DirectX 7.0 possiamo citare diversi aspetti, come il Cube Environment Mapping, in grado di migliorare il realismo delle scene consentendo di offrire riflessi e illuminazione in tempo reale. Pensate ad esempio i riflessi nell'acqua di una piscina, una cosa che allora era di difficile implementazione.

La novità più grande però fu il supporto all'Hardware Transformation and Lighting - Nvidia lo implementò bruciando la concorrenza - che permise di gestire l'incredibile mole di poligoni di una scena - composta da triangoli - con la GPU piuttosto che passare obbligatoriamente dalle CPU, incapaci di gestire cotanto carico e più utili per altre operazioni. Le DX 7.0 consentirono inoltre l'allocazione di vertex buffer nella memoria hardware.

Matrox G400

3DMark2000 capitalizzò su tutto questo integrando ottimizzazioni per supportare le istruzioni dei più recenti processori AMD Athlon e le Streaming SIMD Extensions del Pentium III. Inoltre non poteva mancare il supporto al Transform and Lightning e alcuni nuovi test.