Nuova procedura di test
Il primo articolo presentava una procedura di prova imperfetta, per via di un carico di lavoro non definito, ma toccava anche un altro punto interessante: i nuovi prodotti, come il Super Talent MasterDrive MX, l'OCZ SATA II Flash e l'ultimo SSD Samsung - che abbiamo ricevuto da poco - sono basati sulla seconda generazione dell'interfaccia SATA, mentre molti SSD di prima e seconda generazione sono basati su chip bridge SATA datati, che consumano più del necessario. Tenendo conto delle tecnologie di risparmio energetico integrate nei dischi moderni, che non sono disponibili sui dischi SSD, le discrepanze tra le dicerie e la realtà scoperte nel nostro articolo potrebbero anche aumentare.
Dal momento che ci sono altre voci che sostengono che gli SSD possono migliorare la durata della batteria (siamo d'accordo sul fatto che i prodotti SSD ottimizzati sono più efficienti dei dischi convenzionali) abbiamo assimilato i commenti dei nostri lettori e dei produttori, e realizzato una suite di prova capace di riflettere gli scenari d'uso il più vicino possibile alla realtà. Stiamo per aggiornare la nostra procedura di prova, per includere le applicazioni migliori per misurare l'efficienza dei dischi convenzionali e SSD. Questo articolo, quindi, potrebbe non rappresentare l'intera suite di prova, ma la procedura resta interessante per misurare l'efficienza sia di HDD sia di SSD.
Tutti i test che seguono sono stati eseguiti grazie ad uno script che ci ha permesso di assicurarci che il carico fosse identico per ogni prodotto. Abbiamo tenuto traccia dei consumi usando un multimetro con interfaccia USB ed un altro computer, mettendo in relazione le prestazioni con i requisiti energetici medi, e dividendo il punteggio per i requisiti energetici medi in watt.
Il multimetro Voltcraft VC940 permette di tracciare i risultati via USB su un altro computer.