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Risultati benchmark: prestazioni casuali con blocchi da 4 KB (Throughput)

Recensione - Test del SSD Serie 830 di Samsung, con interfaccia SATA da 6 Gbps

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a cura di Tom's Hardware

Pubblicato il 23/09/2011 alle 14:00 - Aggiornato il 31/07/2015 alle 15:15
  • Samsung SSD serie 830, un mostro di prestazioni
  • Samsung SSD Serie 830 da vicino
  • Configurazione di prova
  • Risultati benchmark: Storage Bench v1.0
  • Risultati benchmark: prestazioni casuali con blocchi da 4 KB (Throughput)
  • Risultati benchmark: prestazioni casuali con blocchi da 4 KB (Throughput), continua
  • Risultati benchmark: prestazioni casuali 4 KB (tempo di risposta)
  • Risultati benchmark: prestazioni casuali 4 KB (tempo di risposta), continua
  • Risultati benchmark: prestazioni sequenziali 128 KB
  • Risultati benchmark: prestazioni sequenziali 128 KB, continua
  • Prestazioni sequenziali e dimensioni del trasferimento
  • PcMark 7: Storage Suite - Parte 1
  • PcMark 7: Storage Suite - Parte 2
  • PcMark 7: Storage Suite - Parte 3
  • Conclusioni

Risultati benchmark: prestazioni casuali con blocchi da 4 KB (Throughput)

Storage Bench v1.0 usa operazioni casuali e sequenziali miste. È comunque importante isolare le prestazioni random con blocchi da 4 KB, perché queste operazioni rappresentano gran parte del lavoro richiesto a un'unità moderna. E così siamo passati a Iometer dopo Storage Bench v1.0.

Ma perché blocchi da 4 KB? Perché con operazioni comuni come la navigazione Web o la scrittura di documenti si eseguono, appunto, piccole operazioni casuali tanto in lettura quanto in scrittura. La tabella sopra è il risultato di un'analisi su Storage Bench v1.0, e rispecchia la traccia dati della maggior parte dei computer. Notate come quasi il 70% di tutti gli accessi al drive, per dimensioni, sono costituite da otto settori - a 512 byte per settore, sono 4 kilobyte.

Abbiamo eseguito Iometer su uno spazio LBA di soli 16 GB, più o meno la dimensione richiesta da una nuova installazione di Windows 7. In un certo senso questo test esamina le prestazioni che avreste se doveste leggere molti file sparsi sul disco, cache e dati temporanei.

Se siete degli "utenti tipici" è importante prendere in esame le prestazioni con una queue depth uguale a uno, perché rappresenta la situazione in assoluto più comune, e la gran maggioranza dei vostri accessi al disco sarà di questo tipo. Difficilmente, infatti, un PC usato per lavoro o svago crea un grande carico di operazioni I/O.

Nota: presentiamo le prestazioni random in MB/s invece che IOPS. Esiste una relazione diretta tra queste due misure, tuttavia, perché MB/s = IOPS * dimensioni medie del trasferimento. La maggior parte dei carichi tendono a mischiare diverse dimensioni, e per questo gli esperti IT preferiscono usare il valore IOPS per misurare le prestazioni. Questo valore in effetti riflette il numero di transazioni per secondo, ma dato che noi lavoriamo con una sola dimensione il valore MB/s è più rilevante, e anche più intuitivo e facile da capire. Se volete ottenere il valore IOPS non avete che da dividere i MB/s per 0,004096 MB, cioè 4 KB.

Con un solo comando in coda (queue depth=1) il Samsung Serie 830 mostra la sua principale debolezza. Le letture casuali del modello da 256 GB infatti superano di poco i 160 MB/s. Il concorrente più vicino è l'OCZ Vertex 3 da 120 GB, che resta dietro di poco, con 154 MB/s. I Crucial m4 da 512 e 256 GB sono sempre i vincitori con 210 MB/s.

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