QLASH, la partnership con MSI e Logitech per far grande l’eSport italiano

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a cura di Martina Fargnoli

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Sponsorizzare eSports non ha mai significato mettere soltanto un logo su una maglietta, ma ha sempre voluto dire scegliere i partner giusti. Così Raffaella Carissimi, Senior Marketing Specialist di Logitech per l’Italia, sancisce l’apertura del Media Day organizzato dai QLASH nella propria Gaming House di Villorba, in provincia di Treviso. L’Italia è ancora indietro per mentalità rispetto all'ambiente internazionale ma l’unione di intenti tra QLASH, MSI e Logitech vuole aprire un percorso virtuoso che porti il mondo eSportivo italiano a quella tanto attesa crescita che ancora non si è manifestata concretamente.

In Italia stiamo muovendo ora i primi passi. Siamo alla fase in cui dobbiamo diffondere il verbo, portarlo vicino alla gente, farlo conoscere, ribadisce Carissimi lanciando anche un messaggio al settore: ognuno cura il proprio orticello, non guarda fuori dai confini. Una dimensione più ampia che si può raggiungere soltanto lavorando come industria verso un obiettivo comune. Riuscire a conquistare le attuali resistenze culturali raccontando gli eSports anche con un linguaggio che possa avvicinare un pubblico oggi distante o non pienamente coinvolto.

Tradurre il gergo tecnico in un linguaggio più comune e raccontare una partita in modo più semplice sono lezioni che Luca Pagano – ex star del poker che oggi guida i QLASH insieme all'amico Eugene Katchalov e Alessandro Fazzi di FORGE, ha appreso durante la sua esperienza come co-conduttore di PokerMania, programma TV andato in onda su Italia 1 insieme al commento di Giacomo “Ciccio” Valenti. La semplificazione della comunicazione, secondo Pagano, ha contribuito a diffondere l’industria del poker con ricadute positive per tutti gli operatori del settore. L’eSports in Italia necessiterebbe quindi di essere raccontato in modo più diretto.

Un freno alla scena dovuto a linguaggi e tecnicismi che avevamo colto anche in occasione di eSports Italy. In quel contesto si era parlato di “democratizzazione” come possibile via verso l’apertura, nella casa dei QLASH il termine centrale è stato community, ma a prescindere dal lessico, il concetto dominante è sempre la necessità di creare più occasioni che coinvolgano l’utenza e riducano le barriere esistenti. La filosofia che guida i QLASH ruota intorno alla base di appassionati che seguono i professionisti, a un corporate storytelling brillante e a occasioni di formazione a tal punto che il marchio QLASH non è definito come squadra eSportiva ma come Media Company dove tutti i contenuti sono creati “in house” grazie a un team esperto di comunicazione, marketing e content creation.

Il campione dei QLASH, ci tiene a precisare Pagano, non è solo quello che sa giocare bene, ma è anche il ragazzo che si presta a passare del tempo con la community, che partecipa a iniziative che potrebbero sembrare perdite di tempo per un giocatore professionista. Il ragazzino che sogna di sfidare il campione perché si sente più bravo o colui che dal campione vuole imparare sono momenti vitali per la costruzione di un rapporto positivo con la propria base di fan. Il motivo è molto semplice: la community ha modo di crescere, il brand ne esce rafforzato e gli sponsor sono attratti dalle possibilità offerte. Sarà il riuscire a trasmettere la “eSports experience” che farà crescere questa industria, per questo motivo i QLASH creano anche attività nelle scuole superiori, nelle università e organizzano meetup.

Gianpaolo Catania, direttore Marketing di MSI, è convinto che se QLASH cresce da sola in questo suo percorso non vedremo mai l'Italia raggiungere i settori esteri. QLASH ha infatti un progetto che si estende ben al di là dei confini nazionali con uffici in Spagna, Egitto, Ucraina e Malta e un organico di circa 50-55 dipendenti. È necessario che anche le altre squadre investano in un programma simile che è poi la normalità nei grandi paesi dove l’eSport è visto come un segmento di valore. L’eSport è legato alle passioni secondo Catania, si tratta dello stesso spirito che in fondo abbiamo riscontrato anche durante la Milan Games Week e i PGNats. MSI, azienda taiwanese divenuta negli anni un punto di riferimento per i videogiocatori, sponsorizza oltre 20 team eSports in tutto il mondo e in Italia è molto attiva nel connettere le diverse realtà che animano il tessuto eSportivo.

Sono più di 30 le sale LAN sparse sul territorio con le quali MSI collabora, tra cui figura anche l'eSport Palace di Bergamo. È lì che spesso hanno inizio i sogni dei giovani giocatori, che immaginano un giorno di partecipare alle competizioni più blasonate o prendere parte a un vero torneo. La True Gamers League, col supporto del team FORGE lo scorso anno, ha dato la possibilità di giocarsi la propria chance e vivere un’esperienza da professionisti. Da tre anni poi la collaborazione con MediaWorld ha trasformato il negozio di elettronica in un luogo in cui giovanissimi - e non solo - possono imparare a giocare. Le attività di formazione del congiunto sforzo QLASH-Logitech-MSI potrebbero trovare magari proprio in MediaWorld un terreno fertile per la ricerca di nuovi giocatori.

MSI è orgogliosa di iniziare la partnership con il team QLASH, una continuazione della partnership dello scorso anno con il team FORGE. MSI ha da sempre come obiettivo quello di fornire il miglior prodotto gaming e QLASH senza alcun dubbio rappresenta il team eSports più promettente nel panorama italiano si legge nel comunicato stampa al termine dell’evento. Nella Gaming House è stato quasi impossibile non notare, tra i monitor Oculux NXG251R e i PC Infinite S, i computer desktop Trident X, dallo chassis compatto con all'interno un processore i9-9900K e una scheda grafica RTX 2080 in versione Ventus, silenziosi e in grado di mantenere basse temperature anche dopo un uso continuato da parte dei giocatori professionisti impegnati su Apex Legends. Durante la giornata è stato anche dato spazio alla linea per creativi e designer che MSI sta portando avanti con il nuovo desktop compatto Prestige P100 e il monitor Prestige PS341WU di cui vi abbiamo parlato in occasione del Computex 2019.

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