Verso il televisore usa e getta?
Anche sui 26 pollici siamo in questa situazione: i margini di guadagno sono così striminziti che qualsiasi riduzione, anche di pochi centesimi, sui costi di produzione è sempre la benvenuta. La prima vittima della situazione è, purtroppo, l'elettronica del televisore, e di conseguenza la qualità d'immagine; ecco perché è raro imbattersi in campagne pubblicitarie riferite ad un televisore di piccola diagonale. In questo campo, lo scopo delle aziende è offrire al consumatore prodotti sempre meno costosi, ma non di alta qualità. Sembra che i televisori 32", anche se in misura minore, si stiano incamminando sulla stessa strada di quelli da 26": infatti, a causa di prezzi che si riducono di un buon 30-40% ogni anno, anche la diagonale più diffusa dei televisori inizia a soffrire di questa riduzione dei prezzi, a volte spinta oltre il limite del ragionevole. A quest'incredibile diminuzione dei prezzi hanno contribuito anche alcune aziende emergenti, che offrono televisori interessanti a prezzi stracciati. I grandi produttori, forti della loro superiorità, non si sono mai preoccupati più di tanto di queste piccole società, che, però, adesso stanno iniziando a far venire i sudori freddi anche alle aziende più famose. Non è la prima volta che parliamo di questo fenomeno, ma di fronte a prezzi bassi come quelli attuali, le aziende più gradi non sanno più che pesci prendere.
Le grandi aziende spingono verso l'alto
In una simile situazione, l'unica soluzione per trarre ancora dei buoni profitti dalle vendite di televisori è quella di spingere sulla diagonale. Ironia della sorte, è la stessa strategia che era stata usata per far diventare i plasma prodotti di lusso. Ecco, quindi, (ri)comparire nei listini dei produttori di TV LCD i modelli 37 pollici, con un approccio che si può riassumere come segue: c'è chi punta tutto sulla qualità d'immagine – producendo televisori di alta qualità, più costosi e dotati della stessa elettronica usata sui televisori di diagonale superiore – e chi punta tutto sui ricavi, offrendo al consumatore televisori che hanno lo stretto indispensabile, e che massimizzano il margine di ricavo su ciascun esemplare venduto. Scegliere un approccio piuttosto che un altro non porta ad una notevole differenza sul prezzo finale, ma di certo implica una notevole differenza nella qualità d'immagine.
Chi ha un ambiente sufficientemente grande per poter installare un 32 pollici (2,5 – 3 metri) può anche acquistare un 37 pollici, che garantisce una maggiore immersione nei film. Questi 5 pollici in più offrono una piacevole sensazione visiva, ma è bene dosare opportunamente la luminosità dello schermo.
Full-HD o HD-Ready? Visto l'evolversi dei supporti in alta definizione, suggeriamo un televisore Full-HD, anche perché, sui 5 modelli testati, abbiamo notato che l'elettronica migliore si trova proprio sui modelli Full-HD.
Un punto a favore modelli da 37 pollici: la loro buona capacità di adattamento ai contenuti in bassa definizione, che si traduce in un'immagine con meno artefatti di quella che si vede solitamente sugli schermi Full-HD di diagonale superiore. Questo perché, su un pannello 37", i pixel utilizzati sono più piccoli, quindi gli errori di scaling sono meno percettibili a occhio nudo.