Generalmente di buona qualità
I principali difetti delle digitali compatte, come la lentezza all'accensione, la bassa sensibilità e la limitata autonomia, che imponeva la frequente ricarica della batteria, sono solo dei brutti ricordi. Si tratta, ormai, di problemi superati. Le digitali compatte sono diventate piacevoli da usare, e anche in grado di regalare belle soddisfazioni. Prima di procedere all'acquisto è bene sapere quali sono le proprie reali esigenze, altrimenti si rischia di cadere nei frequenti "tranelli", escogitati dagli esperti di marketing delle aziende produttrici.
Per molti acquirenti, il requisito principale di una macchina fotografica è che sia piccola, così che, una volta messa in tasca, in borsa o nello zaino, peso e dimensioni non siano un problema. Tra i modelli testati alcuni sono particolarmente piccoli, come la Nikon S510, e adatti a chi fa delle dimensioni ridotte un criterio importante. Naturalmente, anche nelle precedenti recensioni abbiamo incluso modelli altrettanto compatti, come l'ottima Fuji Z10. Quando si acquista una digitale compatta, non bisogna mai dimenticare che, spesso e volentieri, il volume ridotto porta ad una serie di limitazioni, come uno zoom dalla gamma di focali molto limitata e l'impossibilità di fare regolazioni manuali.
Chi vuole a tutti i costi una compatta tascabile badi a non sceglierne una che presenti delle sporgenze: meglio preferire un modello dalle superfici lisce e senza protuberanze.
Anche sulle compatte è possibile trovare zoom potenti, come nel caso della Pentax Z10 o della Casio V8. Esistono anche modelli dalle dimensioni maggiori, spesso dovute all'alimentazione basata su pile R6/AA, ma dotate anche di migliori caratteristiche tecniche, e da un più immediato accesso ai pulsanti e alle regolazioni. Infine, abbiamo inserito anche un modello particolare, la Olympus µ790SW, una macchina a tenuta stagna, che si adatta alle situazioni più proibitive.