Unire i puntini

Preview - I nuovi Atom Moorestown della serie Z6xx offrono prestazioni mai viste prima.

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a cura di Tom's Hardware

Unire i puntini

Potremmo non aver ragione riguardo l'ipotesi dei telefoni che si trasformano in PC mainstream. Quando abbiamo chiesto come può accadere che i telefoni cannibalizzino le vendite di notebook e desktop, Intel ci ha prontamente risposto, cercando di allontanarci da questa idea. "Non è questo il modo in cui le persone usano questi dispositivi" ci hanno detto, ma abbiamo risposto "Forse, anche perché non ne hanno mai avuto la possibilità."

Durante la presentazione, tuttavia, si sono udite frasi del tipo "avere per le mani un potente computer che permette anche di fare chiamate telefoniche".

Come al solito, Intel ha evitato di menzionare alcune piattaforme rivali, ma ha puntualizzato che oggi, tre smartphone su cinque "stanno diventando dei veri e propri computer portatili". L'azienda ha anche fatto uno studio marketing sulle pagine web di alcuni produttori di questi smartphone, concentrandosi sulle prime venti parole visualizzate nelle pagine, e in nessun caso si è parlato di chiamate telefoniche. Le parole più gettonate sono sempre state: potenza, grafica, video e web.

I puristi potrebbero discutere su quale smartphone offra una migliore qualità della voce e ricezione, ma la visione di Intel è molto chiara. Le funzionalità voce è solo una delle caratteristiche che si ricercano; tutto quello che deve fare è essere sufficientemente buona. Gli utenti non chiedono nulla di più, almeno da un telefono.

L'altro fattore, nella lista Intel, è la durata della batteria. La realtà è che tutti noi carichiamo il telefono durante la notte. Occasionalmente, qualcuno potrebbe avere bisogno di dispositivi dall'autonomia più estesa, ma è difficile che siano necessarie più di 48 ore. Questo è anche il motivo per cui non si è mai visto un dispositivo portatile basato sul processore Intel ultramobile, l'Atom Z5xx. Nonostante un TDP di 2.4 Watt, il consumo di una batteria da dispositivo portatile sarebbe atroce.

Ma cosa succederebbe se la durata della batteria non fosse un problema? Moorestown affronta i problemi del design Atom, e fra poco vi diremo come.

Intel ha l'abitudine di innovare seguendo un percorso dall'alto verso il basso. La presentazione di Nehalem è un esempio perfetto. Le nuove architetture e tecnologie sono sviluppate per occupare la fascia alta di mercato, poi, gradualmente, vengono declinate in soluzioni più economiche e implementazioni più piccole.

Con Moorestown sembra invece di assistere all'evoluzione del Pentium M. Si tratta di un'evoluzione dalla base, poiché Moorestown è più di un'ottimizzazione energetica. Lo Z6xx è il primo System on Chip di Intel completamente integrato. I Core i5 e i3 Clarckdale mettono l'unità di calcolo e quella grafica nello stesso package, ma lo Z6xx mette tutto nello stesso die, qualcosa che Intel non ha mai fatto prima. L'azienda poteva già fare questo passo, ma non in questo segmento di mercato, dove ha più senso sviluppare un SoC. Intel ha dovuto risolvere i problemi energetici prima di fare altri passi, come il portare un processore SoC dentro i tablet, netbook, nettops e, forse, anche notebook.