Come raccontano le storie i Navy SEAL

Abbiamo avuto l'occasione d'intervistare Craig Sawyer, un ex militare che oggi fornisce la propria esperienza a grandi produzioni televisive e anche agli sviluppatori di videogiochi, sempre alla ricerca del massimo realismo possibile.

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a cura di Tom's Hardware

Come raccontano le storie i Navy SEAL

Tom's Hardware: Oltre alle tue abilità sul campo di battaglia sappiamo che sei anche un buon pilota. Se non sbaglio hai anche diretto una squadra dei Desert Patrol Vehicles (gli ex Fast Attack Vehicles) nella Guerra del Golfo. È mai stato necessario combattere in movimento? Il DPV è uno dei veicoli più apprezzati in Battlefield 3 per la sua abilità di entrare nel territorio nemico con una squadra completa di quattro persone. Puoi raccontarci una storia della tua esperienza con i PDV?

Craig Sawyer: I Fast Attack Vehicles erano semplicemente fantastici! Le sospensioni ci permettevano di mantenere un'elevata velocità su praticamente qualsiasi terreno. Ho accumulato centinaia di ore seduto dentro questi veicoli come capo pilota nell'operazione Desert Shield / Desert Storm. Sono successi moltissimi incidenti pazzeschi, e abbiamo coinvolto perfino gli elicotteri con i quali lavoravamo. Condividerò un paio di aneddoti non riservati nella mia autobiografia, che uscirà l'anno prossimo.

Craig's FAV crew in Saudi Arabia

La squadra di Craig su un Desert Patrol Vehicle in Arabia Saudita - Clicca per ingrandire

Tom's Hardware: Non ce ne puoi raccontare almeno uno? The Rock è stato uno dei nostri film preferiti per la scena dell'assalto sull'isola di Alcatraz, in cui un Super Stallion sgancia un team di SEAL con un paio di SDV sott'acqua. L'interazione specializzata con i veicoli è una parte unica di quello che fate, non è così?

Craig Sawyer: Prima di Desert Storm il mio gruppo era alle prese con un'operazione d'addestramento sui FAV in Arabia Saudita, e avevamo caricato i veicoli su due elicotteri CH-47. I piloti del mio elicottero continuavano a vedere spie di allarme relative ai sensori dei chip, che apparentemente indicavano la presenza di frammenti del motore nel filtro dell'olio. Per risolvere il problema bisognava continuare ad atterrare a intervalli regolari, senza oscurare la visione del pilota sollevando la sabbia. Siamo atterrati per pulire il filtro dell'olio esterno, in modo che il pilota potesse resettare il computer per poi continuare la missione.

Con l'arrivo del buio siamo passati alla visione notturna e abbiamo iniziato un altro di questi atterraggi in stile aereo, finendo per colpire un condotto petrolifero apparentemente difficile da vedere. Io ero agganciato al sedile del pilota del mio FAV, orientato verso il retro dell'elicottero. Il pilota ha dato così tanto gas per evitare di atterrare sul condotto che mi sono ritrovato con la faccia puntata verso il deserto! A quel punto il motore cessò di funzionare e atterrammo proprio sul condotto, con il pilota che effettuava le comunicazioni di rito negli auricolari.

Con la potenza rimasta siamo riusciti a scendere dal condotto e atterrare sul terreno. Il pilota ha annunciato che la missione era annullata e che noi SEAL ci dovevamo riunire nel secondo elicottero dietro di noi. Peccato che il mio auricolare stava già volando per aria, mentre noi stavamo correndo a rotta di collo verso l'altro elicottero, a prescindere dalle parole pronunciate dal pilota. È stato un momento pazzesco e divertente.

Ready on Fast Attack Vehicles

La squadra di Craig pronta alla partenza sul FAV (Fast Attack Vehicle) - Clicca per ingrandire

Tom's Hardware: Ancora una storiella. Si dice che i Navy Seal statunitensi hanno un ottimo senso dell'umorismo. Qual è il miglior scherzo memorabile che hai subito o che avete fatto a un membro della vostra squadra.

Craig Sawyer: Appena entrai nelle squadre dei SEAL un paio di ragazzi stavano ricevendo i loro tridenti (un'onorificenza – NdT), una grande giornata condita da una festa sulla spiaggia con tanto di barbecue. Un tizio era seduto su una sedia a rotelle, legato con del nastro adesivo, con un cono del traffico arancione sulla testa e un tubo dell'acqua infilato in cima alla massima intensità. Lui in tutto questo stava gorgogliando immerso nell'acqua, cantando alcune canzoni su quanto fosse bello essere un uomo-rana.

Il suo compagno era completamente legato con il nastro adesivo alla staccionata in una posizione semi-seduta, con una coppa di plastica legata alla mano e un'altra sulla testa. Tutto il corpo era ricoperto di nastro adesivo, incluso il suo braccio sinistro, che era attaccato alla staccionata. Tutto quello che si poteva vedere era la sua bocca e queste due coppe. C'erano alcuni ragazzi che passavano lì nei dintorni e lui supplicava ogni persona chiedendo un po' di birra. Ovviamente gliel'hanno messa nella coppa sulla testa e lui ha cercato di travasarla nella coppa sulla mano, per poi provare a berla. Dopotutto si trattava di una festa… E alle feste succedono cose strane!