Tiratori di precisione: o sei bravo o sei morto

Abbiamo avuto l'occasione d'intervistare Craig Sawyer, un ex militare che oggi fornisce la propria esperienza a grandi produzioni televisive e anche agli sviluppatori di videogiochi, sempre alla ricerca del massimo realismo possibile.

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a cura di Tom's Hardware

Tiratori di precisione: o sei bravo o sei morto

Tom's Hardware: La maggior parte degli appassionati di sparatutto si ricorderà sicuramente la scena di Call of Duty 4: Modern Warfare in cui i giocatori impersonano un cecchino appostato all'ultimo piano di un edificio a Chernobyl. Considerando la tua esperienza come vero cecchino dei Navy Seals statunitensi, pensi che questa sequenza del gioco sia accurata?

Craig Sawyer: Per me si tratta di un grosso passo avanti a livello di realismo. Mi ricordo che la prima volta che ho osservato questa scena ero in Iraq. Ero appena rientrato nella stanza della squadra e c'erano alcuni compagni che stavano giocando proprio quella scena del cecchino. Li ho guardati mentre provavano a mantenere saldo il mirino lottando contro il vento e cercando di centrare il bersaglio. Ero letteralmente stregato!

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Un vero cecchino deve trovare il bersaglio, identificarlo, determinare la sua distanza, valutare le condizioni atmosferiche e i dati balistici, per poi considerare tutte queste variabili prima di premere il grilletto. In un gioco doversi confrontare con tutti questi fattori sarebbe troppo difficile, mentre per un simulatore d'addestramento sarebbe fantastico.

Tom's Hardware: Nei giochi multiplayer odierni ci sono sempre quelli che i giocatori chiamano camper, individui che amano nascondersi e sterminare i nemici senza gettarsi nella mischia. Nei videogiochi è particolarmente soddisfacente strisciare alle spalle di un camper e farlo fuori di nascosto, magari con un'arma da taglio. Come si comportano i veri cecchini con questo genere di operazioni volte a fronteggiarli. Quanto sono bravi i cecchini nemici? Sono caratterizzati meglio rispetto a semplici soldati che si nascondono?

Craig Sawyer: Con il passare degli anni ho potuto osservare una vasta gamma di abilità nei cecchini nemici. Nella maggior parte dei casi si trattava di persone normali che provavano disperatamente a usare un fucile da cecchino in una situazione di combattimento. Occasionalmente, tuttavia, ho incontrato quelli che erano dei veri esperti locali, o professionisti ingaggiati da qualche altra parte del mondo per portare a termine il lavoro.

La campagna "cecchino contro cecchino" più interessante ha coinvolto serbi e musulmani a Sarajevo, quando l'intensità iniziale del conflitto era diminuita. La situazione era molto particolare perché si sono contesi la stessa fetta di terreno per anni. Mi sono appassionato alla questione e l'ho fatta diventare una cosa personale, andando da ogni cecchino nascosto nella zona, sia musulmani sia serbi, per capire come affrontavano la situazione.

One of the sniper hides Craig scouted in Sarajevo

Uno dei rifugi di un cecchino trovato da Craig a Sarajevo - Clicca per ingrandire

Quello che ho imparato mi ha affascinato. Loro ovviamente hanno capito diverse cose dopo aver affrontato gli stessi cecchini per un periodo prolungato in zone come il Cimitero Ebraico. Avevano l'abitudine di organizzare i loro nascondigli come non avevo mai visto da nessun'altra parte e sono riuscito a procurarmi moltissime informazioni dallo studio che ho condotto da quelle parti.

Uno degli aspetti più strani del conflitto è stata la scoperta che alcuni Europei benestanti si prendevano brevi vacanze per partecipare alla guerra come cecchini per poi ritornare alle loro vite normali giusto un paio di giorni dopo.

"Il vicolo dei cecchini" nella downtown di Sarajevo era un posto in cui nemmeno le donne che facevano la spesa potevano sfuggire al fuoco. È stata una campagna orribile. Perfino i bambini delle scuole elementari sono arrabbiati per cose successe 400 anni prima; in questo modo l'odio è passato da una generazione all'altra e i combattimenti sono stati brutali in molti modi. Le fosse comuni e gli altri aspetti bui della guerra non sono cose che si vedono tutti i giorni. Credo che il film Shot Through the Heart (Tiro al bersaglio) abbia catturato in pieno l'orrore di quel conflitto.

Jewish cemetary in Sarajevo, where snipers engaged each other

Il cimitero Ebraico a Sarajevo dove i cecchini si appostavano - Clicca per ingrandire