La vita in tasca

Il filone della fantascienza è sempre stato molto prolifico, sin dai tempi di Verne. Libri, fumetti e film ci hanno sempre regalato storie ricolme di oggetti incredibili, e con una tecnologia all'avanguardia, che rendeva spettacolare anche il gesto più quotidiano. Ecco alcune cose che sono diventate realtà, o quasi.

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a cura di Tom's Hardware

La vita in tasca

In una vecchia e sfortunata serie del 1994, "Babylon 5", il problema dell'archiviazione dei dati era stato risolto con dei cristalli di dati, portatili e durevoli. Erano sintetici, più duri del diamante e resistenti alle condizioni più ostili, capaci di durare secoli senza perdere le informazioni che contenevano. I dati erano scritti come formule matematiche, e per leggerli si usavano luce rifratta e raggi laser. Il più potente poteva contenere ben 500000 TB, con una velocità di trasferimento di 50 gigabytes al millisecondo, il che sarebbe più che sufficiente per la vostra collezione di file mp3.

Le schede di memoria e le chiavi USB non hanno certo la capacità e le prestazioni dei cristalli di dati, ma sono comunque un'ottima soluzione per l'archiviazione portatile. In effetti, quanto a portabilità, sono anche meglio dei cristalli. Una scheda microSDHC misura 11x15x1 mm, e può contenere fino a 8 GB di dati. I dispositivi più grandi, come le chiavi USB, possono contenere ancora più dati. BUSlink produce un drive USB da 64 GB, per esempio, ammesso che possiate permettervi di spendere 3300 dollari per comprarlo. Vista la rapidità con cui migliorano le soluzioni SSD, infine, non è detto che un supporto da 500 mila GB sia poi così lontano.