Un mouse ottico ruota attorno alla presenza di un sensore che controlla la superficie su cui è posizionato, a velocità variabili in base al tipo di mouse. La precisione dipende dalla qualità dell'immagine registrata elettronicamente e dalla velocità. I fattori chiave da tener ben presente sono la dimensione del sensore e la sua qualità, la velocità alla quale riceve e invia le immagini e la risoluzione, che è il risultato del numero delle analisi effettuate per pollice. Le prestazioni di conseguenza sono date da tre variabili di cui i produttori spesso non fanno menzione.
La dimensione, per esempio, è piuttosto difficile da determinare a meno che il produttore non la dichiari. Può variare da circa 15x15 a 30x30 pixel. Conoscendo il valore, il gioco è fatto: un sensore più grande, a parità di sensibilità è cepace di fornire meglio le coordinate.
La velocità con cui il mouse cattura le immagini ne condiziona la risposta e perciò anche la precisione, ma questo valore in sè non ha grande significato. La velocità di acquisizione dell'immagine dei sensori da noi testati varia da 2500 a 6000 immagini al secondo.
Da notare che ciò che conta sono la reattività del sensore e la velocità, insieme. La Microsoft, per esempio, è stata in grado di ridurre il tempo di risposta del suo mouse, portandolo da 6000 immagini al secondo a 2500, senza alcuna differenza di risposta o precisione apprezzabile rispetto al suo predecessore.