PS5 e Xbox Series X: i giochi di cui vorremmo un ritorno

Manca ancora molto all'arrivo di PS5 e Xbox Series X, ma ciò non ci ha impedito di immaginare quali giochi ci piacerebbe tornare a giocare con la next gen.

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a cura di Martina Fargnoli

Editor

Ora che la prossima generazione di console si sta iniziando ad affacciare sempre più nelle vite degli appassionati con reveal e report, nuove tecnologie e possibilità alimentano i sogni di chi aspetta un salto generazionale più marcato rispetto a quello effettivo che c’è stato nel passaggio dalla settima generazione all'ottava. Mentre aleggia un alone di mistero su funzionalità e i giochi al lancio - di PS5 ancora non conosciamo neanche la forma – e gli effetti del Coronavirus impattano negativamente sull'economia e, forse, anche sulle presunte finestre di lancio del nuovo hardware, i sogni e le speranze non si fermano, del resto l’arrivo di una nuova console da gioco è sempre vissuto come un momento importante dai giocatori che in quelle scatole vedono la porta di accesso a infiniti mondi. Il desiderio è di poter vivere avventure incredibili in epici racconti e scenari mozzafiato, nonché esperienze sempre più complete, coinvolgenti e sbalorditive.

Giochi nuovi che sfrutteranno al massimo tutte le nuove potenzialità arriveranno sicuramente nel corso del ciclo vitale delle proprie piattaforme, ma l’apporto di nuove tecnologie a volte è anche una buona occasione per rivalutare alcuni grandi capolavori o titoli che beneficerebbero sicuramente degli avanzamenti che si sono avuti nel settore. Remastered e remake si sono avvicendati di frequente negli scorsi anni e per quanto a volte se ne sia abusato solo per gonfiare il portafogli con un lavoro grossolano, non tutti gli adattamenti sono stati freddi e senz'anima. Se un certo tipo di design è sopravvissuto alla prova del tempo, vuol dire che qualcosa di buono con una valenza ancora attuale esiste. Abbiamo fatto un viaggio all'indietro nel tempo per cercare quei titoli la cui mancanza, o una separazione troppo amara in seguito alle ultime pubblicazioni, ha lasciato un vuoto da colmare, magari da riempire proprio con la prossima generazione che sta arrivando.

Splinter Cell

Puntuali, ogni anno, si fanno insistenti i rumor su un nuovo Splinter Cell. La carriera dell’agente Sam Fisher si è però interrotta nel 2013 con la pubblicazione per PS3 e Xbox 360 del capitolo Blacklist. Sette anni nascosto nell'ombra iniziano a sembrare troppi anche per un asso dello stealth amatissimo dai videogiocatori. Ubisoft continua a stuzzicare i propri fan con ripetute apparizioni dell’agente segreto all'interno di Tom Clancy's Ghost Recon, ma ancora non è giunta nessuna notizia ufficiale che possa calmare gli animi. Anche se quest’anno non si svolgerà l’E3, il tormentone Splinter Cell non accennerà a smettere. Cosa vorremmo? Un capitolo audace che vada in controtendenza rispetto agli standard che Ubisoft ha contribuito a definire negli ultimi anni: meno elementi open world per fare spazio a un’avventura più focalizzata su personaggi e meccaniche furtive contando su scenari più su misura ma non per questo restrittivi degli approcci.

Silent Hill

Milioni di videogiocatori hanno tenuto il fiato sospeso negli ultimi giorni quando sono iniziate a circolare voci su ben due progetti di Silent Hill esclusivi PS5: il primo sarebbe dovuto essere un soft reboot della saga, mentre il secondo faceva riferimento a Silent Hills, il titolo horror di Hideo Kojima cancellato dopo l’addio a Konami da parte del game designer. I rumor si sono rivelati però falsi, ma la fiammella della speranza si mantiene ancora viva, infatti secondo un rappresentate dell’azienda il ritorno del franchise non è da escludere completamente, ma di sicuro non avverrà secondo le modalità emerse di recente che includevano anche una improbabile acquisizione delle IP Konami da parte di Microsoft. L’ultimo Silent Hill ufficiale risale al 2012, quando Downpour veniva pubblicato su Xbox 360 e PS3. Il gioco ha ricevuto pareri nella media, sembra brillare troppo nonostante il tentativo di richiamare le stesse sensazioni trasmesse dai primi indimenticabili capitoli della serie.

Fable 4

All'inizio del 2017, quasi un anno dopo la chiusura di Lionhead, è stato proprio Phil Spencer con un lapidario tweet a esprimersi su quanto il marchio avesse del potenziale per Microsoft. Per più di 12 mesi, arrivando a oggi, sono state diverse le voci e le speculazioni circa un ritorno in grande stile per lo sfortunato titolo action-rpg. Le più accreditate vedono Fable 4 in sviluppo presso PlayGround Games, uno studio che ha dimostrato di avere tanta qualità creando la serie Forza Horizon. Parliamo di uno degli studi di punta del parco sviluppatori Xbox Game Studios, che ha aperto un secondo ufficio a Leamington Spa, radunando circa 200 persone per lavorare su un titolo open world non a tema automobilistico. Dopo i fallimentari spin-off è tempo per Fable di tornare ad Albion e chissà se ci sarà spazio in Fable 4 per un nuovo e aggiornato sistema di moralità che abbia un impatto davvero significativo sulle scelte e lo sviluppo della trama e del personaggio, senza allo stesso tempo perdere l'humor nero che lo ha contraddistinto.

Syphon Filter

Sappiamo che Bend Studio ha iniziato a lavorare al suo prossimo progetto e i pensieri corrono velocemente a un seguito di Days Gone, gioco d'azione a tema zombi che ha visto la luce lo scorso anno e che sicuramente beneficerebbe di un SSD più veloce per ridurre i lunghi tempi di caricamento. Tra i franchise di proprietà dello studio dell’Oregon c’è però anche Syphon Filter, un apprezzatissimo thriller in terza persona che ha le sue origini sulla prima PlayStation e che è stato anche omaggiato con degli easter egg proprio da Days Gone. Nel 2017 Sony ha rinnovato il marchio che vede protagonista Gabriel Logan, lasciando aperto uno spiraglio a un possibile approdo del gioco su PS4 e ora su next-gen. A incuriosire i fan è anche la possibilità che dietro a un remake del titolo possa esserci Bluepoint Games, tuttavia se si rivelassero vere le voci in circolazione, il remake più ambizioso porterebbe il nome di Demon’s Souls.

Perfect Dark

Nato come successore spirituale di Goldeneye 007, Il franchise non è stato protagonista di nessuna nuova uscita dalla versione remastered dell'originale Perfect Dark per Xbox 360 del 2010. Il tentativo più recente di realizzare un terzo gioco di Perfect Dark, Perfect Dark Core, risale al 2006-2007, ma vista la cancellazione, le piste su un sequel si sono raffreddate. Nel 2019, prima dell’E3, il leaker Vergeben aveva condiviso un elenco di informazioni rivelatesi successivamente vere. Tra queste si parlava anche di un nuovo gioco di Perfect Dark in sviluppo per Xbox Series X. Più volte Phil Spencer, parlando delle qualità di The Initiative, ha sottolineato come il team fosse al lavoro su qualcosa di nuovo, ma anche su qualcosa del passato interpretato in modi nuovi. Microsoft ha tutta l’intenzione di non farsi trovare impreparata e costruire un catalogo di giochi equilibrato tra nuove uscite e titoli del passato adattati agli standard moderni. Perfect Dark sarebbe davvero una piacevole aggiunta.

Dead Space

Dead Space, pubblicato da EA e sviluppato dalla defunta Visceral Games, è stato uno dei giochi horror moderni più apprezzati degli ultimi anni, in particolare il primo capitolo del 2008 che manteneva intatta tutta la tensione senza spingere sull’azione come il capitolo conclusivo della trilogia. Anche rigiocandoli a distanza di diverso tempo, le atmosfere che riescono a evocare sono molto suggestive e con l’avvento della tecnologia di rendering del ray tracing siamo certi che acquisirebbero una marcia in più. Un’altra tecnologia tutta da valutare è quella del feedback aptico del controller DualSense; immaginandone degli usi, i primi giochi a venirci in mente sono stati proprio gli horror e tutti quei titoli dove restituire sensazioni di terrore e tensione diventa un’arte. Lo stesso Mark Cerny, durante la presentazione delle feature di PS5 orientata agli sviluppatori, parlando dell’audio 3D ha tirato in ballo Dead Space per spiegare come i giochi potrebbero diventare più immersivi. Per noi è un titolo che oggi sarebbe attualissimo e che potrebbe dire molto durante la next gen magari con un seguito dedicato invece di un semplice aggiornamento grafico.

The Order

The Order: 1886 ha diviso il pubblico: c’è chi lo amato e chi non è riuscito ad andare oltre la sua linearità. Il titolo sviluppato da Ready at Dawn e pubblicato nel 2015 su PS4 per mettere in mostra i muscoli della console e del RAD Engine 4.0 non ha fatto molto parlare di sé in questi anni. Attualmente i diritti, per ciò di cui siamo a conoscenza, sono ancora in possesso di Sony Interactive Entertainment, per questo motivo quando iniziarono a diffondersi voci su un fantomatico gioco simile a The Order previsto per PS5 e Xbox Series X, non vi è stata data molta importanza. Ready at Dawn però non ha mai nascosto il desiderio di acquisire i diritti del brand per esplorarne l’universo. Noi ci torneremmo volentieri nella Londra vittoriana di The Order, anzi in realtà sono molti gli spunti lasciati in sospeso dal primo capitolo e se un ipotetico The Order: 1887 s’ha da fare, sarebbe l’occasione giusta non solo per mostrare uno spettacolo grafico ma anche per approfondire personaggi e rivisitare il gameplay per renderlo più fluido e dinamico.

Dino Crisis

Doccia fredda per i fan di Dino Crisis, infuriati che il gioco non sia nei pensieri di Capcom. A gran voce hanno richiesto che il gioco ricevesse lo stesso trattamento riservato a Resident Evil 2 e Resident Evil 3 ma il progetto di un nuovo Dino Crisis, secondo i leak di AestheticGamer di qualche mese fa, non è più nei piani dello sviluppatore. Recentemente tuttavia è apparso nei listini di Instant Gaming un fantomatico “Dino Crisis” che potrebbe risollevare l’umore dei giocatori, anche se tra tutti i rumor è forse il più debole. Dino Crisis è sicuramente uno di quei giochi che con la nuova potenza di calcolo potrebbe offrire scenari più densi popolati da enormi dinosauri e maggiore interattività con l’ambiente. C’è davvero però una richiesta così alta o è solo nostalgia? Quando il gioco uscì nel 1999 era già in atto la dinosauro-mania scatenata da Jurassic Park, oggi la presa è minore ma proprio l’assenza di giochi con queste tematiche potrebbe essere un motivo sufficiente per generare interesse.

Socom / MAG

Se potessimo strofinare la lampada magica del famoso genio, sicuramente spenderemo le nostre chance per dare vitalità a quei titoli di cui oggi ci sembra improbabile un ritorno. Tra gli studi che più ci ha fatto male vedere smantellati nelle scorse generazioni c’è senza dubbio Zipper Interactive. Socom, lo sparatutto tattico nato sulla PS2, è sempre stato un titolo che ha cercato di cogliere tutti i vantaggi di lavorare con nuovo hardware, dai primi timidi tentativi di introdurre l’online al supporto alla periferica PS Move. L’ultimo avvistamento risale al 2011 e periodicamente spunta qualche indiscrezione che ne annuncia il ritorno. La più recente, risalente al 2019, vedrebbe il gioco in sviluppo presso Guerrilla Games che è più quotata per essere al lavoro su Horizon Zero Dawn 2. Sebbene non venga ricordata come una serie eccellente in ogni suo aspetto, si è creata un pubblico PlayStation molto affezionato. Scarse sono invece le possibilità di vedere un nuovo MAG, lo sparattutto a 256 giocatori che oggi con infrastrutture più stabili e riduzione dei tempi di caricamento non sfigurerebbe in un panorama fatto di grandi lobby e interesse per i tactical shooter.

PS5 e Xbox Series X ancora non sono tra noi, ma PS4 e Xbox One possono offrire ancora molte ore di divertimento.